Geremia 17,5-8 / Salmo 1 / 1 Corinzi 15, 12.16-20 / Luca 6,17.20-26
In quel tempo in cui si ascoltava ...
Dice Papa Francesco al
n. 27 e 28 della Evangelii Gaudium: "Sogno
una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini,
gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un
canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione
(…), che la pastorale ordinaria in tutte le sue istanze sia più espansiva e
aperta, che ponga gli agenti pastorali in costante atteggiamento di “uscita” e
favorisca così la risposta positiva di tutti coloro ai quali Gesù offre la sua
amicizia. (...) La parrocchia non è una struttura caduca; (...), Questo suppone
che realmente stia in contatto con le famiglie e con la vita del popolo e non
diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che
guardano a se stessi. La parrocchia è presenza ecclesiale nel territorio,
ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del
dialogo, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della
celebrazione. Attraverso tutte le sue attività, la parrocchia incoraggia e
forma i suoi membri perché siano agenti dell’evangelizzazione. (…) Però
dobbiamo riconoscere che l’appello alla revisione e al rinnovamento delle
parrocchie non ha ancora dato sufficienti frutti perché siano ancora più vicine
alla gente, e siano ambiti di comunione viva e di partecipazione, e si
orientino completamente verso la missione".
Ecco allora che Le
Beatitudini sono il nuovo stile di vita, Gesù le ha lasciate alla Chiesa e a
ogni discepolo, perché attraverso di esse, il desiderio di Dio, la voglia di
Regno del Cielo, l'entusiasmo del fare e la ricerca della felicità non vengano
disattese, non vengano mai meno.
Gesù propone un nuovo
lifestyle; le beatitudini mi mettono di fronte al modo in cui Gesù ripensa e
guarda la realtà; ma mi accorgo che è diverso dal mio?
Lo stile di vita di
Gesù non è facile da condividere ma anzi, richiede un lungo percorso.
Beato se sono povero ... Lo stile di povertà è stile di libertà
dai condizionamenti, dagli o obblighi, dalle convenienze ... Gesù dice che questo
è lo stile che mi rende felice e attore del Regno di Dio.
Beato se ho fame. Sarò felice se ho fame vera, di giustizia, di verità,
di amore. Essere sazio, appagato mi porta solo a nutrirmi di me stesso delle
"mie cose". La fame di felicità è fame di Dio ... di Eucaristia.
Beato se piango. Si beato se ho lacrime da spargere e da
condividere. Le lacrime purificano le durezze, i peccati e le fragilità; le
lacrime rendono gli uomini più umani.
Beato quando subisco la prova della fede. Si, sono beato perché
solo a quel punto posso sperimentare quanto è "grande" l'amore che
Dio a per te ... Si è strano ma nella persecuzione comprendo quanto Dio mi ama
e proprio perché mi ama non mi abbandona nella prova.
Il rinnovamento della
chiesa, il rinnovamento delle comunità, il rinnovamento di ciascuno passano
attraverso il coraggio di mettere sempre in gioco tutto. A volte occorre fare
scelte decise, radicali, farle anche come segno di rottura, anche se non
comprese fino in fondo, queste scelte servono per avviare processi nuovi!
Esse aprono a nuovi
orizzonti, nuovi cammini. L'importante è non fermarsi a contemplare il si è
sempre fatto così.