Isaia 55,10-11 e Matteo 6,7-15
Isaia dice queste Parole in un momento difficile della vita del popolo di Israele: sono esiliati in Babilonia. Dio promette loro la liberazione e il ritorno in patria, cosa che a breve accadrà. La storia ci dice che questo è accaduto qualche anno dopo, per opera del re persiano Ciro. Questi versetti ci preannunciano una presenza forte di Dio nella storia e nella vita, egli regge e governa ogni cosa, e che ciò che progetta si realizza. Come l’acqua e la neve raggiungono lo scopo di fecondare e far germogliare la terra, così la parola di Dio non torna a lui, senza aver compiuto ciò che lui vuole e condotto a buon fine ciò per cui l'ha mandata. Senza questa "acqua", quella della sua Paola, la nostra esistenza si trasformerebbe in un arido e sterile deserto. Ciò che il Isaia vuole rimarcare è la fecondità e l’efficacia della Parola, che trasforma e riempie di senso la nostra vicenda umana.
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