mercoledì 31 maggio 2023
Il Sì e il No ... non solo degli opposti
martedì 30 maggio 2023
Lasciare o non lasciare
Siracide 35,1-15 e Marco 10,28-38
lunedì 29 maggio 2023
Maria madre della Chiesa
Atti 1,12-14 e Giovanni 19,25-34
domenica 28 maggio 2023
Soffiò su di loro ... vivifica!
Atti 2,1-11; Sal 103; 1Cor 12,3-7.12-13; Gv 20,19-23
sabato 27 maggio 2023
La nostra vita ... mistero di Gesú
Atti 28,16-20.30-31 e Giovanni 21,20-25
venerdì 26 maggio 2023
Al cuore, Gesù!
Atti 25,13-21 e Giovanni 21,15-19
giovedì 25 maggio 2023
Tu dammi testimonianza ...
Atti 22,30;23,6-11 e Giovanni 17,20-26
mercoledì 24 maggio 2023
Essere insieme e non per caso
martedì 23 maggio 2023
Continuiamo la nostra corsa
Atti 20,17-27 e Giovanni 17,1-11
lunedì 22 maggio 2023
Lo Spirito "indispensabile".
Atti 19,1-8 e Giovanni 16,29-33
domenica 21 maggio 2023
Connessione tra cielo e terra
At 1,1-11; Sal 46; Ef 1,17-23; Mt 28,16-23
sabato 20 maggio 2023
Gesù è il Cristo
Atti 18,23-28 e Giovanni 16,23-28
venerdì 19 maggio 2023
Siamo preziosi
Atti 18,9-18 e Giovanni 16,20-23
giovedì 18 maggio 2023
Come nasce la comunità
Atti 18,1-8 e Giovanni 16,16-20
mercoledì 17 maggio 2023
Aperti al mistero
Atti 17,15.22-18,1 e Giovanni 16,12-15
martedì 16 maggio 2023
Credi al Signore Gesù?!
Atti 16,22-34 e Giovanni 16,5-11
lunedì 15 maggio 2023
Il Signore le aprì il cuore.
Atti 16,11-15 e Giovanni 15,26-16,4
domenica 14 maggio 2023
Verifica sull’amore
At 8,5-8.14-17; Sal 65; 1Pt 3,15-18; Gv 14,15-21
È possibile amare realmente? È possibile amare Gesù quando lo sentiamo così lontano da noi?
Ammettiamolo, quanto è difficile amare Gesù, ora che non è fisicamente visibile e vicino.
Oggi poi, più che mai ci appare lontano nel tempo e silenzioso nella nostra realtà; sempre più lontano e silenzioso; forse è proprio per questo che tante persone si perdono nell'indifferenza e nella fede tiepida: non si va più a Messa, non si percepisce più la Chiesa e la comunità, non si ha più compassione, tenerezza e senso di responsabilità.
Come posso amare? Come posso amare Gesù e gli altri?
Per capire come poter amare Gesù dobbiamo riconoscere e fare una esperienza: desiderare e volere amare ... è la stessa esperienza che abbiamo fatto quando abbiamo chiesto a qualcuno per essere amati.
È da quella esperienza, che può sfociare in un rifiuto o una accoglienza, che imparo cosa significa amare.
Nell’amore si concretizza tutto il Vangelo. Gesù non ci consegna una serie di regole o princìpi teorici, ma l'esigenza di vivere nell’amore per l'altro senza condizioni.
Per questo è necessario comprendere cosa significa amare e riconoscere quando ne sono capace. Perché da quel riconoscimento deriva ogni mio possibile cambiamento.
Amare ci permette di cambiare. Amare è ascoltare, è vedere, è toccare, scoprire chi è l'altro da me. Amare è entrare nella intimità della vita.
L'amore non consiste nel sentire che si ama, ma nel voler amare; quando si vuole amare, si ama. Si ama ogni giorno riaffermando così che l'amore non si dà una volta per tutte, ma si dà ogni giorno e in modo diverso.
Quando si ama, l'altro viene prima di me ... ecco perché l'amore supera ogni egoismo. Amare diventa una vera esperienza di gratuità.
Tutto questo Gesù lo mette dentro una possibilità che ciascuno può accogliere in un comandamento col quale, in modo umano realizziamo la volontà di Dio.
In questo caso il comandamento non è una regola ulteriore, non è un'imposizione ma una magnifica opportunità, che ci permette di trasformare noi stessi nella possibilità di amare; questo comandamento ci permette di realizzare come amare Gesù e di essere amato da lui attraverso l’esperienza dell’amore dei fratelli.
Ecco allora che se lo amiamo, usciremo dalle logiche puramente umane dell'amore, supereremo lo sguardo umano dell'amore e attraverso Gesù, entreremo nel suo sguardo di amore e nella sua esperienza di amare.
sabato 13 maggio 2023
Evangelizzazione!
Atti 16,1-10 e Giovanni 15,18-21
Nel secondo viaggio di Paolo siamo chiamati a confrontarci con il tema della evangelizzazione. Leggiamo, e restiamo affascinati dalla molteplicità di incontri, di città e persone che sono messi in contatto con la Parola. Paolo è un vero evangelizzatore e inculturatore della fede. Oggi noi che evangelizzazione viviamo e quale inculturazione? Evangelizziamo solo il nostro gregge? Preserviamo la cultura chiudendola nel recinto del nazionalismo? È proprio Gesù che ci sveglia, è Lui che ci chiama, che ci fa presente che essere suoi discepoli significa andare, incontrare e accogliere. È Lui che ispira quale decisione si debba prendere per portare felicità: star con le famiglie, dedicarsi allo studio e al lavoro, dialogare con i fratelli, incontrare gli amici, come affidare al Padre le scelte complicate della vita, è Lui che vuole che ci spendiamo nell'annuncio quotidiano.
venerdì 12 maggio 2023
Forza o debolezza ...
Atti 15,22-31 e Giovanni 15,12-17
giovedì 11 maggio 2023
Riedificare sempre la tenda di Davide
Atti 15,7-21 e Giovanni 15,9-11
mercoledì 10 maggio 2023
Rigidità antica e moderna
Atti 15,1-6 e Giovanni 15,1-8
martedì 9 maggio 2023
Dolori e gioia!
Atti 14,19-28 e Giovanni 14,27-31
lunedì 8 maggio 2023
Da un luogo all'altro
Atti 14,5-18 e Giovanni 14,21-26
domenica 7 maggio 2023
Lo sguardo sulla realtà deve essere profetico
At 6,1-7; Sal 32; 1Pt 2,4-9; Gv 14, 1-12
Un cristiano deve sempre guardare la realtà in cui vive ed essere profeta. Non si limita a fare letture sociologiche, o psicologiche, ma alla luce della fede (ciò in cui crediamo), della tradizione (ciò che nel tempo la chiesa ha vissuto) e della Parola di Gesù, il credente deve illuminare la sua realtà di vita e dare una interpretazione, una risposta profetica.
Se non lo fa, rinnega il proprio carisma battesimale. Per farlo non ha la sfera di cristallo, ma la luce dello Spirito, la conoscenza che viene dalla Parola, e l'originalità e intuizione che deriva dalla preghiera come vicinanza del Signore.
Per cui la via di cui parla Gesù non è una strategia di fuga dal mondo, e tantomeno un tentativo per arroccarsi in solitudine o opposizione rispetto al resto.
Conoscere la via significa riconoscere in noi ciò che ci avvicina ad essere come Gesù.
Guardiamo a lui, a come vive, a come si commuove e tocca le persone, a come va incontro alla gente, a come reagisce nel quotidiano, a come muore, e capiremo i sentimenti e il modo di agire di Dio.
Di fronte alle guerre che sono attorno a noi, non posso rinunciare alla pace in ragione di compromessi giustificando i conflitti nella logica del male minore.
Di fronte ai flussi migratori, non posso chiudermi e voltarmi dalla parte opposta come se nulla fosse.
Di fronte alla denatalità, che significa indifferenza ed egoismo culturale forse dovrei interrogarmi sul senso della vita come dono ed esistenza di Dio. Negare i figli non è solo negarne la generazione, ma è rifiutare parte delle sue promesse e negare la nostra possibilità di essere immagine di Dio.
Lasciamoci coinvolgere dalle parole di Gesù per mettere la nostra stessa realtà nella sua via, verità e vita.
Eccoci allora in ascolto di quel “Io sono la via, la verità e la vita”: questa frase deve diventare il nostro modo di vivere, di ispirare le nostre relazioni il nostro essere con i piccoli, i giovani, con uomini e donne, con gli anziani, con i migranti, con i poveri e con chi oggi crede di contare.
La verità non sono parole, ma è fatta di carne, della carne dei fratelli, e della carne di Cristo; la Verità se è tale è palese. La verità è amabile, perché ha a che fare con Gesù e col suo vangelo che non può mai essere una pretesa eccessiva e avvilente: Gesù si dona per farci vivere bene.
Ecco allora che cosa significa lettura della realtà per noi? Alcune cose ci interpellano … da vicino:
La scuola materna, il calo delle nascite e la conseguente riduzione delle iscrizioni (dimezzate negli ultimi 5 anni). Per non parlare del passivo di 25.000 euro del 2022 ... Come reagire? Aumentare le rette? Chiudere la scuola? La lettura della realtà mi porta a pensare invece l'opportunità che può essere aprire il Nido e pensare a una presenza ridotta della scuola materna, valorizzando sempre il ruolo educativo della Scuola Parrocchiale sul nostro territorio. Una scuola come segno di attenzione e di cura del sociale, come una opportunità che può essere per le nostre famiglie.
Il clima della nostra comunità di fede. Di fronte allo scarso senso di unità e di comunità che compagna la secolarizzazione, come intervenire in questo processo destrutturante della società e della Chiesa?
Occorre valorizzare le relazioni, occorre dare importanza a ciò che ci fa entrare in relazione gli uni con gli altri. La fede è luogo di relazione con l'altro, non semplice esperienza di intimismo spirituale o di tradizionalismi.
Fra tre settimane vivremo la festa patronale. Vorrei che fosse per tutti una vera occasione di relazioni, di comunione, di fraternità ... diciamolo, e diciamocelo: vogliamo sia una vera occasione, non una programma del calendario.
Vi ho portato due esempi di come interpretare la realtà alla luce delle parole di Gesù: io sono la via, la verità e la vita, in questo modo anche noi possiamo e dobbiamo essere parte della sua via, verità e vita ...
sabato 6 maggio 2023
Annunciare con audacia
Atti 13,44-52 e Giovanni 14,7-14
venerdì 5 maggio 2023
Ma Dio lo ha resuscitato
Atti 13,26-33 e Giovanni 14,1-6
giovedì 4 maggio 2023
Paolo inizia da qui
Atti 13,13-25 e Giovanni 13,16-20
mercoledì 3 maggio 2023
Una storia vera
1 cor 15,1-8 e Giovanni 14,6-14
Festa degli apostoli Filippo e Giacomo
martedì 2 maggio 2023
Dove è andato quel fascino...
Atti 11,19-26 e Giovanni 10,22-30