At 11,19-26 e Gv 10,22-30
Ogni anno nel tempio si svolgeva la festa solenne della Dedicazione, nella quale risuonavano le profezie messianiche di Ezechiele. Attraverso le parole di Gesù, riportate da Giovanni, ogni discepolo è condotto a rileggere nei segni e nella liturgia una attesa che si realizza pienamente proprio nel Signore. Gesù non solo è il messia atteso, egli è il Tempio da cui scaturisce l’acqua della salvezza. Le opere stesse che egli realizza per volontà del Padre testimoniano la sua messianicità. Con questa chiave va riletta anche la sua morte in croce, che egli compie consegnando lo Spirito Santo. Tutti i segni e le opere di Gesù si riassumono in questo dono.
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