domenica 29 giugno 2025

Ma tu?

At 12,1-11 Sal 33 2Tm 4,6-8.17-18 Mt 16,13-19

Chi è Gesù per la gente di oggi? L'ho chiesto all'Intelligenza Artificiale, va molto di moda oggi chiedere alla IA. Questa è stata la risposta sintetica :
La figura di Gesù continua a suscitare interesse e riflessioni diverse, a seconda del contesto culturale, religioso, personale e sociale. Per la gente di oggi, Gesù può rappresentare molte cose, e il suo significato varia da persona a persona. In sintesi oggi Gesù è una figura multiforme: per alcuni è Dio incarnato, per altri un esempio di giustizia e amore radicale, e per altri ancora una figura mitica o simbolica. La sua immagine continua a evolversi con la società.
Se volete potreste approfondire i vari esempi tipologici, ma alla fine di tanti ragionamenti saremo ugualmente costretti a confrontarci con una domanda personale:
Devo essere sincero, la risposta se pur corretta letteralmente è una grande delusione!
Ma tu… La domanda di Gesù è preceduta da una contrapposizione: Ma tu ..., Tu invece, che cosa dici? Tu che mi segui da anni, tu che vieni regolarmente a messa la domenica; che mi hai visto sorridere, piangere, respirare nella quotidiana vita della comunità e ai chinato il capo quando trasformo il pane e il vino … .
Pietro risponde: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. E Gesù: su questa pietra edificherò la mia Chiesa. Pietro senza Gesù non è roccia di nulla, forse può anche essere una pietra, ma una pietra soltanto ...
Pietro è roccia quando il suo essere pietra unisce le altre pietre e costruisce la Chiesa ..
Il suo essere roccia, la sua solidità parte dalla sua risposta, parte dalla relazione che garantisce con Gesù e che gli permette di riconoscere in Gesù il Cristo, il figlio di Dio, il vivente. È da questa risposta che nasce la Chiesa, che per sua volta è roccia per l’uomo, proprio nella misura in cui ripete che Dio si è donato in Cristo, che Cristo, crocifisso, è vivente, che tutti siamo figli nel Figlio. Questa è la fede, questa è la roccia. Che bello il ruolo di Pietro, un ruolo che gli permette di essere il primo a sperimentare la roccia, un ruolo che fa (fare) la Chiesa.
Come Pietro, modello nel credere, anch’io sono chiamato a fare esperienza di solidità a sperimentare la roccia che dà appoggio, sicurezza, stabilità per il fratello che mi è affidato; anche a me è data la chiave che apre le porte belle di Dio, di un Regno dove la vita fiorisce; anch’io sono chiamato a legare e a sciogliere, a creare cioè nella mia storia strutture di riconciliazione, di prossimità.
Quindi, tu, chi dici che io sia?
Signore tu non sei uno da comprendere, ma sei uno che mi attrae; non sei uno da interpretare a seconda delle circostanze, ma uno che mi afferra con la sua originalità.
Non sei un ideale astratto o spiritualmente consolatorio, ma la roccia a cui aggrapparci per non scivolare nel dirupo della storia umana.
Tu, chi dici che io sia? Mi ricordo che tu sei quello che afferra Pietro e lo trattiene quando sta per affogare nel lago di Galilea: "Signore Salvami!"

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