1 Samuele 15,16-23 e Marco 2,18-22
Quante volte abbiamo sperimentato incomprensioni, quante volte di fronte ai nostri migliori oppositori abbiamo sperimentato reazioni ostili e contrarie da parte anche di amici fidati? Non dobbiamo stupircene e neppure amareggiarcene! Anche a Gesù è toccato avere incomprensioni; gli è successo - e oggi lo leggiamo nel Vangelo -, persino con i discepoli di Giovanni Battista (suo cugino). Ma Gesù di fronte a questa incomprensione - che diventa sempre fonte di sospetto e sfiducia -, risponde parlando di nozze, della gioia e dello sposo. La gioia che dovremmo provare nello stare con lui, la gioia e il coraggio di cose nuove capaci di smuovere le abitudini e gli atteggiamenti che vanno buttati via (il "si è fatto sempre così"); diversamente sarebbe come un rattoppo su un vestito, come vino nuovo versato in otri vecchi.
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