Esodo 3,1-6.9-12 e Matteo 11,25-27
Purtroppo la nostra civiltà moderna ha perso la capacità di stupirsi di
fronte al mistero; ormai il razionalismo rappresenta l'unico approccio
possibile alla realtà. Tutto ha una spiegazione, diversamente è
infondato e frutto di inutili
superstizioni. La relazione di Mosè con Dio parte proprio da qui, dalla
sua curiosità e dal suo stupore, grazie al quale il Signore si presenta
davanti a lui, con una presentazione che non lascia spazio a dubbi, la
sua carta d'identità: il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe, il Dio
dell’alleanza, che rimane fedele in ogni caso alla sua promessa, e che
per salvare il suo popolo chiama uno straniero in terra straniera, e lo
accompagna con la certezza che sarà sempre con lui, nonostante le sue
fragilità e i suoi limiti.
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