Rut 2,1-3.8-11; 4,13-17 e Matteo 23,1-12
Ci vuole una certa apertura di cuore, per comprendere l'agire, l'iniziativa di Dio rispetto alla nostra libertà e alle nostre scelte. Dio opera in chi, e attraverso chi è in difficoltà, è emarginato, straniero, povero e solo. Solo in questa apertura riuscirò anche io ad accorgermi di chi soffre, maturando in me la libertà di ascoltarlo e accoglierlo. A è proprio nella apertura del cuore che si sperimenta la grazia, e la salvezza che anche da lontano ci raggiunge: come Obed, figlio di Booz e di Rut, che fu il padre di Iesse, il padre di Davide ecc...
Signore Gesù rendimi libero nell'accogliere, per accorgermi che tu da sempre mi raggiungi e mi salvi.
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