Ger 1,1.4-10 e Mt 13,1-9
Questa parabola parte da una immagine irrazionale, perché non è normale sprecare il seme sapendo che sarebbe caduto in un terreno incapace di accoglierlo e permetterne la moltiplicazione. Ma l'immagine parabolica seva per illunminare la nostra logica razionale e introdurci nell'dea che Gesù ha del dono di sé stesso: Il dono è indistinto, indipendentemente dalla possibilità e ricettività dell'accoglienza. È questa condizione che ci mette in crisi, specialmente nella vita comunitaria dove ci aspettiamo l'accoglienza della parola seminata. Ma se noi stessi siamo come il terreno sassoso?
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