Ezechiele 18,21-28 e Matteo 5,20-26
La radice del male si trova dentro di noi e si rivela in quegli atteggiamenti che sfuggono nostro autocontrollo. "Non uccidere” è il comandamento che vieta il male più grande che l'uomo può compiere - oggi pienamente disatteso -. Gesù aggiunge una cosa dicendo “ma io vi dico”: Gesù non solo ci dice che uccidere, fare la guerra santa è peccato, è male, ma ci dice che radice del nostro male è l’ira. L’ira è il principio dell’omicidio, l’ira è un “movimento contro” che io sento, contro l’altro che suppongo sia contro di me. L'ira e il disprezzo annullano la dignità di essere figli e fratelli. Quindi il problema non è uccidere ma è guarire il nostro cuore dall'ira, dal disprezzo e dalla rabbia affinhé l’altro sia "il fratello".
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