1Pietro 5,1-4 e Matteo 16,13-19
Chi sei tu per me? Il maestro chiede di essere riconosciuto, perché il riconoscimento esprime un valore aggiunto alla conoscenza; permetti di gustarla in profondità; esprime anche quel sentire affettivo, quel gusto amicale, e la comunicazione di bene, condizioni che solo il riconoscimento, come fosse un ritorno sulla conoscenza, permette di realizzare. Il rischio, infatti, è quello di conoscersi, ma non di riconoscersi. Ed è un rischio reale se il vangelo arriva a dire: "Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. Ed egli risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete". Per entrare nella realtà nuova del Regno, occorre riconoscere Gesù.
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