Daniele 7, 9-10.14-14 (oppure Apocalisse 12,7-12) e Giovanni 1,47-51
Una
Festa della chiesa per degli angeli, anzi arcangeli! Ma di cosa stiamo
parlando! La reazione più semplice dovrebbe essere quella dello
scetticista razionalista, che se a fatica tollera il riferimento a Dio
come creatore di tutto, figuriamoci l'idea delle schiere angeliche ...
Ai
molti diffidenti tutto questo ha il sapore di interferenza con le
mitologie assiro-babilonesi, a la contaminazione culturale che
inevitabilmente è avvenuta tra le popolazioni mesopotamiche, lasciando
tracce nelle tradizioni orali e non più antiche.
Eppure
con una ingenuità innocente, i vangeli ci ripropongono queste figure
angeliche come inserzioni del mistero nella realtà profana e laica
dell'uomo.
Io
non mi chiedo se esistono realmente, non mi chiedo cosa rappresentano
rispetto al testo e alla narrazione biblica, ma parto dalla
constatazione di esistenza, che ci trasmette fino ad oggi la memoria
dell'interazione con la storia di salvezza. Non si tratta di una
interferenza, più o meno voluta, ma sia l'uomo, sia gli angeli, sono
protagonisti della storia di salvezza che ha spazi ben più ampi dello
spazio-tempo dell'uomo. Certe immagini si dilatano oltre il tempo e
chiamano in causa visioni di eternità e di gloria, cioè di piena
visibilità e rivelazione del mistero di Dio. Certamente una domanda
resta senza risposta, ma funge da richiamo di attenzione: "Perché anche
Gesù ne fa così menzione?" "Solo per retaggio culturale?"
"Perché
la Chiesa fin dalle sue origini, ne ha fatto un baluardo contro le
forze del male?" "Solo per paura e senso d'impotenza?"
La
Chiesa da sempre si affida alla protezione di San Michele, al quale
chiede di venire in aiuto agli uomini riscattati dal peccato e dalla
morte. Chiede con fede all'Aarcangelo di lottare contro il male che
tiene schiavi gli uomini e danneggia la Chiesa. Oggi una preghiera per
intercessione degli Arcangeli, per tutta la Chiesa, non è fuori luogo,
forse le antiche immagine mesopotamiche sono veramente lo specchio di
una lotta antica, ma attuale, che ha in satana l'origine di ogni male.
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