Il Signore oggi ci dice che la nostra giustizia deve superare quella degli scribi e dei farisei. Ci invita a superare le logiche umane della Legge per abbracciare la straordinaria legge dell’amore, vera profezia del nuovo tempo, per cui il senso del comandamento non è il divieto, ma la forza dell’amore fraterno; lì dove rifulge lo sguardo di amore a Dio e ai fratelli.
Ma come fare?
Vestendosi di misericordia. Anche se per noi non è facile, la misericordia ci spinge a guardare la realtà con quello sguardo critico verso ogni forma di legalismo.
Gesù porta il discorso al paradosso: se sei un legalista, nulla ti libera dal violare anche minimamente il comandamento di amare, per cui se dici "pazzo" a tuo fratello andrai all'inferno, se gli dici "stupido" dovrai presentarti al sinedrio. Perché queste forzature? Perché per superare la durezza della realtà dobbiamo imparare da Gesù, dal maestro e usare la misericordia per misurare le nostre azioni e reazioni, cioè le nostre relazioni nella fraternità, perché diversamente ogni ferita all'amore ha un suo peso, anche quella che ci sembra insignificante.
Ma come fare?
Vestendosi di misericordia. Anche se per noi non è facile, la misericordia ci spinge a guardare la realtà con quello sguardo critico verso ogni forma di legalismo.
Gesù porta il discorso al paradosso: se sei un legalista, nulla ti libera dal violare anche minimamente il comandamento di amare, per cui se dici "pazzo" a tuo fratello andrai all'inferno, se gli dici "stupido" dovrai presentarti al sinedrio. Perché queste forzature? Perché per superare la durezza della realtà dobbiamo imparare da Gesù, dal maestro e usare la misericordia per misurare le nostre azioni e reazioni, cioè le nostre relazioni nella fraternità, perché diversamente ogni ferita all'amore ha un suo peso, anche quella che ci sembra insignificante.
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