At 16,22-34 e Gv 16,5-11
Di fronte alle parole di Gesù i discepoli fanno esperienza della tristezza. Una situazione nuova, dovuta al fatto di doversi abituare ad un nuovo modo di entrare in relazione con il maestro, non più nella carne ma attraverso lo Spirito Santo. Anche per noi la tristezza può essere un indicatore importante, per allontanarci da ciò che ci impedisce di conoscere Gesù in modo nuovo e abituarci a cercare interiormente l’azione dello Spirito. Solo il distacco da certe forme, possessive, che rischiano di ingombrare il nostro cuore, conduce a seguire meglio lo Spirito Santo. Certi cambiamenti, certi distacchi, a volte così dolorosi, alla lunga possono risultare davvero provvidenziali!
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