mercoledì 8 maggio 2024

Tutto ciò che è del Padre è mio

At 17,15.22-18,1 e Gv 16,12-15

Difficilmente si riesce a comprendere la "grandezza" del vivere la fede in Cristo. Questo è vero per i primi discepoli, come pure per noi oggi.  La testimonianza di Giovanni, chiama in causa lo Spirito: ricevendo il dono dello Spirito, siamo condotti, nel tempo, ad approfondire la verità del mistero di Gesù e a comprenderne l’immenso significato.
Lo Spirito conduce chi crede e la Chiesa nella sua globalità, dentro la storia, e nella verità tutta intera, che si dischiude nel tempo. Questo significa che anche nella Chiesa c’è un progresso, una crescita, che attraversa la storia e permette una sempre più profonda comprensione del mistero di Cristo. Ecco perché non dobbiamo temere i tempi di transizione: cambiamenti inevitabili, cioè novità dello Spirito.

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