giovedì 3 aprile 2025

Non conservare la tua rabbia

Es 32,7-14 e Gv 5,31-47

26° giorno di Quaresima: un faccia a faccia tra Dio e Mosè. Ilprobema è reale, il popolo di Israele si è fatto un vitello d’oro per adorarlo, di conseguenza il Signore manifesta il suo sdegno la sua rabbia e giunge a una conclusione: questo popolo è un popolo dalla dura cervice per cui, la mia ira si accenderà contro di loro e li distruggerà. Di Mosè invece farà una grande nazione. Ma Mosè amava il Signore e parlava faccia a faccia, come un uomo con il suo amico. Questa espressione contiene la libertà e il coraggio di Mosè di fronte a Dio come anche la forza della sua preghiera di intercessione. Ci vuole coraggio per dire in faccia a Dio le cose, rinfacciandogli le sue pomesse. Nel dialogo con Dio, occorre fare memoria come anche appellarsi  alle promesse che lui ci ha fatto. Questo non è semplicemente rivendicazione ma anche richiamo alla nostra libertà e responsabilità.

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