mercoledì 9 aprile 2025

Quando la fede è una speranza certa

Dn 3,14-20.46-50.91-92.95 e Gv 8,31-42

31°giorno di Quaresima: Daniele è i suoi compagni, incarnano la fedeltà al Dio unico, di fronte alla richiesta del Re di prostrarsi davanti alla sua statua d’oro, a loro chiede che lo riconoscano come loro dio, pena la morte. Che cosa spinge Daniele alla fedeltà al costo stesso della vita? I tre giovani non chiedono al loro Dio di salvarli, si dichiarano solo fedeli al Dio che non li ha mai abbandonati e che dà senso alla loro vita e per questo sono disposti al sacrificio estremo. Sperano forse in un aldilà che potrà renderli felici e, in qualche modo, salvarli?
Sperano in qualcosa che non possono vedere ma che sentono e credono con grande forza, sperano e hanno la certezza che Dio sarà con loro e, in qualche modo, li salverà. La loro giovane età li ha resi intrepidi forti nell’aiuto di Dio, la stessa forza e lo stesso coraggio che il Signore chiede oggi a noi: una fede che non ha bisogno di vedere e toccare ma che si lascia fare.

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