Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62 e Gv 8,12-20
29° giorno di Quaresima: nel crocevia profondamente umano tra «innocenza e peccato, corruzione e legge», Dio chiede di guardare gli altri sempre con misericordia, senza ergersi a giudici del loro cuore. Una accusa infamante, una menzogna un giudizio ingiusto. Ciò che rappresenta il vero peccato è "distogliere gli occhi dal guardare il cielo" ... Accecati dalle passioni, perdiamo di vista i giusti giudizi che devono guidare le nostre azioni, a quel punto tutto può essere visto con uno sguardo inquinato, come con un filtro che offusca e inganna. Quando i nostri occhi non guardano verso il Cielo, quando non ci facciamo ispirare dallo Spirito e seguiamo invece desideri che non ci portano alla felicità, è allora che i nostri giudizi non possono essere autentici né giusti.
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