1Tm 3,1-13 e Lc 7,11-17
Paolo molto attentamente, da fine psicologo, sottolinea lo stile di vita, che un vescovo o un diacono devono avere, piuttosto che la conformità alle regole imposte dal loro ruolo. Questo perché ciò che è di primaria imporganza è la realtà umana, sentimenti, valori, intenzioni, ricchezze e fragilità che esprimono il ministero, e la testimonianza di una vita illuminata e trasformata dal Vangelo. In realtà dovrebbe essere così per tutti i cristiani, la luce della Parola dovrebbe illuminare ogni passo, rendendo l’uomo nuovo, quotidianamente. Purtroppo non è cosi, ma spesso capita di predicare bene, e di razzolare male.
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