martedì 2 settembre 2025

Leggiamo Paolo, ascoltiamo Gesù

1Ts 5,1-6.9-11 e Lc 4,31-37

Gesù lo aveva detto, egli "Verrà all’improvviso, come il ladro viene di notte, nell’ora che non sappiamo”. Ma noi non siamo nelle tenebre; ma come “figli del giorno” siamo illuminati dalla quella stessa parola di Gesù, per cui non abbiamo paura del ladro che viene quando meno ce lo aspettiamo, ma aspettiamo il dolce ladro (lo sposo che torna), il nostro Gesù, notte e giorno, finché venga incontro a noi, a prenderci con sé. È questa parola e comprensione che è all'origine della lettera di Paolo hai Tessalonicesi. L'attesa non è tenebra o paura, ma si riempie di luce, speranza e amore: “Dio infatti non ci ha destinati alla sua ira, ma ad ottenere la salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo”. “Egli è morto per noi perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.” 

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