domenica 21 settembre 2025

Come amministrare

Am 8,4-7; Sal 112; 1Tm 2,1-8; Lc 16,1-13

Questa parabola lascia un poco perplessi i lettori; sembra oscura, in realtà è chiara: il Signore elogiò l’amministratore che cominciò a donare. Un amministratore, accusato dalla sua avidità eccessiva ormai insostenibile, trasforma la sua rovina nel nuovo tipo di rapporto, quello del dono fatto ai debitori del suo padrone. Ha usato dei beni del suo padrone per ribaltare la sua condizione di solitudine, e isolamento in cui la sua avidità l’aveva relegato. Lo fa evidentemente solo per opportunismo, ma in realtà la vera astuzia è proprio questa: comprendere che proprio di questo abbiamo bisogno, di qualcuno che ci aiuti a portare il peso della nostra vita. È significativo che per crearsi degli amici l’amministratore condoni i debiti ai debitori del suo padrone, cioè alleggerisca il peso da cui i debitori erano schiacciati. Questa è dunque la strada, condonarsi reciprocamente i pesi, aiutarsi a portarsi, alleggerirsi la vita. Tale astuzia illustra il tema della misericordia, caro a Luca: a chi perdona, sarà perdonato; a chi dà, sarà dato.


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