Is 11,1-10 e Lc 10,21-24
In realtà ciò che vedevano era Gesù, ciò che ascoltano sono le sue parole. Lo sguardo su di lui, il rileggere la sua vita e il risuonare delle due parole diviene condizione essenziale di beatitudine e di conoscenza del mistero di Dio. Vedono e ascoltano la sua persona e la sua preghiera, che ci invitano ad entrare nel mistero di Dio. Noi non impareremo mai a conoscere Dio attraverso i libri di dottrina e catechesi, ma tutto cambierà quando anche noi saremo piccoli e faremo esperienza di umiltà: Dio si nasconde nell’umiltà della nostra condizione umana; occorre desiderare e chiedere la grazia di saper stare in ginocchio dinanzi a Dio, per riconoscerne la presenza nelle più piccole cose della nostra vita.
Nessun commento:
Posta un commento