Efesini 1,11-14 e Luca 12,1-7
Il
lievito del pane che la massaia usa per impastare la farina (immagine
di alcune parabole), è il lievito del Regno dei cieli, esso svolge una
funzione positiva rende buono il pane, soffice e ne aumenta il volume.
In questa immagine, il lievito, è il segno del Regno dei cieli nel suo
propagarsi benigno nell realtà dell'uomo per esserne inoltre anche suo
nutrimento. Ma nelle parole di oggi, di Gesù, il lievito assume un
significato tutt'altro che positivo. Il lievito è ciò che gonfia, gonfia
così come sono gonfi e impettiti scribi e farisei che amano passeggiare
con lunghe vesti nelle piazze, e allungano i filatteri per farsi vedere
dagli altri. Il "gonfiare" è segno di vanità, di superbia, di un ego
smisurato ... che a lungo andare schiaccia al margine ogni "altro". Ma
non solo, il lievito è fermento di contagio ... è un fermento di
corruzione mortale; lo stile ipocrita dei farisei non solo "gonfia il
modo di vivere" ma è anche occasione di contagio per chi ne resta
affascinato o a di poco invischiato a causa della frequentazione o
vicinanza. Il discepolo di Gesù, attraverso il vangelo diviene lievito
del Regno e non della ipocrisia. Di fronte a questo fermento di
corruzione della vita unico rimedio è la trasparenza e la verità; unica
certezza rifuggire il male che dalla ipocrisia cresce fino a corrompere
tutta la vita; unica stabilità è affidarsi alla misericordia di Dio. In
gioco c'è ben di più di qualche passero, ma una umanità voluta e amata
dal Padre che è nei cieli, per questo non adagiamoci nella ipocrisia che
ci alletta.
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