Galati 4,22-24.26-27.31;5,1 e Luca 11,29-32
Noi
siamo Figli della donna libera, cioè della promessa contenuta
nell'alleanza. Questa frase di Galati risuona come una dichiarazione di
identità. Noi discepoli di Gesù, figli di Dio, siamo figli di una
promessa, che è prima di tutto una benedizione. Non è frutto di una
obbedienza alla legge, e nemmeno sua conseguenza, ma della libertà di
Dio Padre e del suo amore.
In che cosa si concretizza la promessa? Cosa significa essere liberi?
Più
che un diritto, oppure un ideale astratto, la libertà si esprime nelle
relazioni che sono di per se il primo vincolo che sperimentiamo. Essere
figli della donna libera, cioè della promessa sembra voler attestare
l'esercizio della libertà dentro la proposta della promessa. Nella
promessa Dio non offre un vincolo ma ci offre la vita, la sua vicinanza e
l'amore, come anche la possibilità di corrispondere a tutto ciò
liberamente. È questo l'aspetto più bello e importante della libertà
Cristiana: scoprire la libertà come condizione di accoglienza di una
proposta liberante. Diceva papa Benedetto XVI: "Cristo
ci ha liberati per la libertà!" - scrive l'Apostolo - e spiega che
questa nuova forma di libertà acquistataci da Cristo consiste
nell'essere "a servizio gli uni degli altri" (Gal 5,1.13). Libertà e
amore coincidono!
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