mercoledì 3 dicembre 2025

Dire e fare ... la fede!

Is 26,1-6 e Mt 7,21.24-27

Fare la volontà del Padre ovunque siamo, è la strada tracciata da Gesù per fare di noi dei santi, cioè uomini e donne pienamente realizzate nel loro esistere. Realizzare la nostra umanità significa rendere il tempo della vita coerente con il vangelo, cioè fare di noi una esperienza quotidiana di dono di sé stessi nell'amore e di ascolto di quella Parola che ci rende solidi, forti nella fede. È la nostra vita che deve diventare, quotidianamente una piccola luce che lascia intravedere il mistero di Dio. Oggi chiediamo la grazia di rileggere più attentamente la nostra vita alla luce del Vangelo, forse riusciremo a vedere quali scelte o comportamenti contrastano con la fede che crediamo di testimoniare.


Quel pane era di Dio

Is 25,6-10 e Mt 15,29-37

Ma sarà poi vero? Sarà possibile che Gesù abbia compiuto un tale miracolo? Ma se questo è il nostro approccio tutto il Vangelo quadriforme può essere messo in discussione circa la sua verità storica e narrativa. Eppure proprio per questo gli evangelisti non hanno avuto timore nel narrare questo segno/miracolo al di fuori di ogni logica e razionalità umana. Oggi potremmo dire che quel pane è arrivato a tutti semplicemente perché Gesù ha insegnato agli apostoli a condividerlo, perché gli uomini imparino così ad aiutarsi tra di loro. Ma anche questa interpretazione non mi soddisfa perché è solo logica e razionalità a che se spirituale. Quel segno miracolo rappresenta un mistero, rappresenta lo stesso Gesù e nello stesso momento il nostro accostarsi a lui: riconoscere Gesù come il nostro Salvatore.

martedì 2 dicembre 2025

Beati … se capaci di vedere e ascoltare!

Is 11,1-10 e Lc 10,21-24

In realtà ciò che vedevano era Gesù, ciò che ascoltano sono le sue parole. Lo sguardo su di lui, il rileggere la sua vita e il risuonare delle due parole diviene condizione essenziale di beatitudine e di conoscenza del mistero di Dio. Vedono e ascoltano la sua persona e la sua preghiera, che ci invitano ad entrare nel mistero di Dio. Noi non impareremo mai a conoscere Dio attraverso i libri di dottrina e catechesi, ma tutto cambierà quando anche noi saremo piccoli e faremo esperienza di umiltà: Dio si nasconde nell’umiltà della nostra condizione umana; occorre desiderare e chiedere la grazia di saper stare in ginocchio dinanzi a Dio, per riconoscerne la presenza nelle più piccole cose della nostra vita.

lunedì 1 dicembre 2025

Io verrò da te ...

Is 2,1-5 e Mt 8,5-11

Gesù “entra” a Cafarnao: non “ci passa” distrattamente, ma ci va dentro, vuole avere a che far con le persone che vi vivono ... E tra queste persone c’è anche questo centurione, un pagano, un invasore d’Israele. Ma non importa, per Gesú è più importante quel servo-amico malato: "Verrò e lo guarirò". Gesù entra, dove trova ospitalità e accoglienza nelle persone e nelle loro storie ... Ecco che questa accoglienza diviene spazio della fede: ciò significa che non c’è lontananza, limite, fragilità, o peccato che ci precludono di far entrare Dio in noi. E anche se sappiamo di non essere degni della sua presenza, Gesù ci ama lo stesso e ugualmente vuole venire per colmarci della sua misericordia: lasciamolo entrare!