Gn 18,1-10 e Lc 10,38-42
Marta, Maria e Abramo ci portano un po’ nel cuore della nostra vita cristiana, e delle nostre comunità. Non so se tra noi c’è chi si ritrova in Abramo, e nello specifico nelle corse e nell’affanno di un Abramo preoccupato di preparare tutto ... non c’è tempo da perdere. Poi c’è Marta, cambiano le situazioni ma non le corse e gli affanni; di cose da fare ce ne sono fin troppe. Ce ne sono sempre troppe…
E infine Maria che prende le distanze, e mettere al centro le “cose giuste”, le più importanti. Ma rallentare ha un prezzo, fermarsi ha conseguenze ...
Forse devo imparare non semplicemente a trovare equilibri tra il fare e il pregare, tra la vita frenetica e attiva e quella riflessiva e contemplativa del mistero, ma scoprire quel cammino che mi porta a scegliere le realtà migliori cioè incontrare e stare con Gesù.
Sia per Abramo che per Marta e Maria, tutto si concentra nell'incontrare Dio. Quale esperienza facciamo di questo incontro? Dove si realizza?
Oggi devo imparare a lavorare su me stesso, per portare equilibrio tra gli opposti, per dare valore alle cose che contano: all’ospitalità come all’ascolto della Parola, alla carità come alla preghiera, a Dio e alla persona, alla sua Chiesa e ai talenti di ognuno.
Nessun commento:
Posta un commento