domenica 12 gennaio 2025

Battezzare significa immergersi

Is 40,1-5.9-11   Sal 103   Tt 2,11-14;3,4-7    Lc 3,15-16.21-22

Battezzare significa immergersi ... ovvero andare a fondo. Ecco che battezzare vuol dire andare a fondo. È l’uomo che va a fondo della realtà umana. E lì incontriamo il Signore.
Spesso ancora oggi il battesimo non è una scelta di fede o di sequela matura di Gesù Cristo; non comporta una conversione significativa della vita e neppure una scelta di sequela, al punto che nemmeno nella cresima ci si arriva senza alcuna consapevolezza.
Il battesimo è spesso un gesto di tradizione, per cui si pensa al battesimo come qualcosa che ha a che fare con la festa per la nascita e con l’ingresso sociale nella comunità. È un approccio sbagliato, e certamente incompleto che non corrisponde alla sua natura del sacramento che si celebra.
Ma questa è prima di tutto l’esperienza che i genitori hanno, e ciò che cercano, il coinvolgimento familiare, gli amici e i legami relazionali e affettivi, che confluiscono pure in certi casi nella scelta del padrino, che diviene una sorta di pubblico protettore e garante sociale del bambino.
Il battesimo non ha nulla a che fare con tutto ciò ..., ma occorre partire del desiderio di essere liberati dal male (... e del male occorre averne coscienza e consapevolezza, perchè il male significa morte), questa liberazione passa attraverso l'unione con Cristo, all’immersione nella sua morte e all’emersione nella sua risurrezione, perché, se uno non rinasce dall’alto (da Dio o in Dio),  non può vedere il suo regno, cfr Gv 3,3.
Il battesimo comporta l'immergersi nella realtà.
Gesù quando riceve il battesimo è in mezzo alla gente comune, la sua stessa gente, questa condizione non è uno sfondo ma è la componente essenziale dell’evento. Prima di immergersi nell’acqua, Gesù si ‘immerge’ nella folla, si unisce ad essa assumendo pienamente la condizione umana, condividendo tutto, eccetto il peccato.
Ma per noi cosa significa immergersi?
In questi anni ho cercato di farvi immergere nella realtà della nostra comunità cercando dispingervi a  rigenerare quel tessuto di relazione, accoglienza e familiarità che non si respirava più... Di fronte all'immobilismo e al tradizionalismo occorre risorgere, riemergere con Gesù e come lui ha fatto ... facendosi annuncio del nuovo ... di Dio Padre.
Ho cercato di immergervi nelle emergenze della vita di tutti i giorni:
- dalla emergenza energetica;
- alle sciagure dell'alluvione e delle frane;
- alla responsabilità nell'economia della Chiesa/parrocchia e del sostegno del clero;
- come anche al dramma della guerra non solo in Ucraina; 
- al problema concreto dell'educazione e della nostra scuola parrocchiale;
- e in questo avvento e natale all'emergenza dell'esodo dei cristiani dalla Terra Santa e dell'oriente in generale ...
Riemergere, significa impegno concreto per rendere la realtà degna del nostro essere figli di Dio, ... E' triste sentire parrocchiani immaturi, chiusi nei propri interessi e tornaconti, ridurre la mia proposta pastorale alla richiesta di soldi.
Immergersi significa prendere adulto contatto con la carne dell'uomo, con le miserie, significa riconscere la nostra condizione disumana, ... perché questo ha fatto Gesú, manifestando non solo se stesso ma il senso e la logica della sua missione. Gesù vuole condividere la vita, la quotidianità  a non si limita a compiere un'azione socialmente utile. Lui pone al centro del suo agire la preghiera, il coinvolgersi insieme al Padre e nello Spirito Santo, ecco che il nostro riemergere deve essere pieno di comunione, di Eucaristia e di azioni spiritualmente riempite, e non solo di chiacchere che finiscono per essere solo delle maldicenze, cioè del male.
La festa del Battesimo del Signore è allora un'occasione per rinnovare con gratitudine e convinzione le promesse del nostro Battesimo, impegnandoci a vivere quotidianamente in coerenza con esso, immergendoci ed emergendo. Magari ci può aiutare . Questo festeggiare anche la data del nostro battesimo.


Preghiera di aiuto ...

Facci sentire amati,
Signore Gesù,
di quell’amore di cui
tu stesso sei stato amato.

Facci sentire
raggiunti dalla gratuità,
trasformati dal perdono,
spinti dalla tua radicalità.

Amiamo accontentarci del “già”,
ma tu, Dio amore,
insegnaci a credere nel “non ancora”.
Amen.

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