Eb 2,5-12 e Mc 1,21-28
La lettera agli Ebrei introduce la figura di Gesù, Figlio di Dio, e anche uomo. È a Lui che Dio sottomette tutte le cose, non agli angeli. È Dio che si china sull’uomo, ma che cos’è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi? È Dio che si ricorda dell’uomo e se ne prende cura. Lo fa in maniera speciale, un modo molto umano, prima donandogli tutto, poi togliendogli, anche la paura della morte. Tutto questo nell'ottica di una grande "convenienza", cioè l'unica cosa giusta, buona. Cioè, è bene, è buono che Gesù salvi l’uomo dalla morte, anche se attraverso la sua sofferenza.
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