sabato 25 gennaio 2025

Conversione (tensione) di san Paolo

At 22,3-16 e Mc 16,15-18

Paolo non può tacere quello che ha “visto e udito”, soprattutto quella luce che lo ha avvolto sulla via di Damasco e la voce del Signore Gesù che gli ha parlato. Ciò che Paolo vuole fare capire ai Giudei è che il Dio di cui parla è senza alcun dubbio lo stesso “Dio dei nostri padri”. È quel Dio che lo ha “predestinato”, letteralmente “preso per mano e scelto per una missione”: quella di “vedere il Giusto e di ascoltare una parola dalla sua bocca”. Ciò che Paolo racconta e vive attraverso la sua esperienza personale è la conseguenza di un incontro unico e particolare che però appartiene all'universalità della storia della salvezza, in cui tutti siamo immersi. Paolo vive l’obbedienza che genera  una tensione tra il particolare e l’universale.  


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