Eb 7,25-8,6 e Mc 3,7-12
Gesù sacerdote non ha fatto sacrifici sull’altare per propiziarsi Dio, e neppure per ottenere favori e grazie, ma ha fatto di sé un altare e una offerta mediante l’obbedienza alla volontà del Padre; ha sacrificato sé stesso per redimere l’umanità dal peccato. La redenzione dal peccato, rappresenta oggi il punto più critico, essendo venuta meno la coscienza del peccato, e avendo l’uomo sospeso il senso di Dio e la sua paternità.
Il peccato è ben oltre l'agire morale; il peccato rivela ed esprime la libera volontà di rinnegare il bene, il vero e il bello dell'essere di Dio di cui la natura umana è partecipe.
Cristo può salvare perché offre alla nostra libertà l'occasione e la possibilità per avvicinarci di nuovo al Padre.
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