2Cor 11,1-11 e Mt 6,7-15
Nella parte conclusiva della lettera Paolo da sfogo quasi come un fiume in piena comunicando le sue sensazioni, emozioni ed esperienze, senza usare mezzi termini.
Paolo parla ella gelosia nei confronti dei Corinzi, esprime la preoccupazione che la loro fede possa essere corrotta da falsi insegnamenti e falsi predicatori. Nello stesso discorso, Paolo si difende dalle accuse di essere inferiore agli altri apostoli, mettendo in evidenza la gratuità e l'umiltà del suo annunciare. Ed ecco che Paolo mostra la sua forza, egli non teme la fragilità, ma oppone a tutti la sua particolare vocazione, la chiamata all'apostolato da parte di Dio.
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