sabato 21 giugno 2025

Mi vanterò …

2Cor 12,1-10 e Mt 6,24-34

Ancora una volta in questo brano, Paolo riparte da una situazione considerata onorevole anche dai “super-apostoli” che lo osteggiano: le rivelazioni celesti! Paolo si accorge che non vi sono meriti possibili, o diritti acquisiti per accampare la pretesa di salire al cielo ed avere visioni celesti! Ma tutto ciò che ha vissuto è grazia e, se è così, tutto va vissuto e ricordato in un atteggiamento di pura gratuità. Paolo è consapevole che non si può vivere come pretesa ciò che ci raggiunge come grazia. La misteriosa “spina nella carne”, che l’Apostolo delle genti implora gli venga rimossa, funge così da antidoto allo spirito di potenza, che umanamente abita nel cuore di chiunque.

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