2Cor 4,7-15 e Mt 5,27-32
Paolo ci insegna che tutti siamo chiamati a custodire un tesoro di cui nessuno in alcun modo può sentirsi padrone. Il tesoro coincide con il vangelo della gloria, ossia con il dono incommensurabile dell’essere figli del Padre e coeredi, in Gesù, del suo stesso Spirito!
E pertanto nessuno può, accampare proprietà su nulla: neppure sul Vangelo o sul Regno. Dio ci ha donato un tesoro ed è straordinario che l’abbia affidato alle nostre mani: di comuni mortali, creature, esseri imperfetti, fragili vasi di creta. Dio dunque, sembra benedire la fragilità della creta chiamandola con fiducia al servizio più alto: quello di custodire e contenere la sua stessa potenza e di trarre dal nulla tutto ciò che serve per fare nuove tutte le cose.
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