Ap 11,19; 12,1-6.10 Sal 44 1Cor 15,20-26 Lc 1,39-56
Circa la conclusione della vita terrena di Maria i testi canonici non ci forniscono indicazioni, sembra quasi che Maria sia spartita dalla narrazione della scrittura. Eppure nei secoli sono ben quattro le dichiarazioni dogmatiche che riguardano la madre di Gesù:
1. Maria Madre di Dio: nel Concilio di Efeso nel 431, afferma che Maria è veramente Madre di Dio.
2. Perpetua Verginità di Maria: nel Concilio di Costantinopoli nel 553.
3. Immacolata Concezione:proclamato da Papa Pio IX l'8 dicembre 1854, Maria è stata concepita senza macchia del peccato originale.
4. Assunzione di Maria: proclamato da Papa Pio XII il 1° novembre 1950, afferma che Maria, terminato il corso della sua vita terrena, è stata assunta in corpo e anima alla gloria celeste.
Il percorso dogmatico non è una favola a lieto fine, ma un processo di consapevolezza circa la corporeità e l'esistenza stessa di Maria.
Nei vangeli sono rare le citazioni riguardo a Maria e se ci sono sono solo in relazione a Gesù e alla dua vicenda storica-umana e salvifica. Sembrerebbe quasi che i vangeli non recano a raccontare e descrivere qualcosa di così unico e particolare di una creatura umana, quasi che ciò che riguarda il suo destino di eternità potesse essere inteso come una favola. Ma poi la Chiesa, ovvero la comunità recente ha elaborato e prodotto quattro Dogmi ... Nel mezzo di tutto questo processo bimillenario troviamo i testi dei vangeli apocrifi, che con ricchezza di immagini sembrano esaltare a pieno la figura di Maria.
Dobbiamo abituarci a vedere gli scritti apocrifi come un tesoro in cui possiamo trovare preziosi indizi che ci richiamano all’ambiente liturgico-cultuale delleprime comunità credenti. Questi scritti, non riconosciuti ispirati, hanno per secoli accompagnato e alimentato, la liturgia, la poesia, l’arte e la letteratura del primo cristianesimo. Infatti eroe immagini circa l morte e l'assunzione di Maria traggono origine da fonti apocrife.Fin dai primi secoli i cristiani provenienti dal giudaismo si domandavano come la madre di Dio fosse morta, il luogo della sua sepoltura e che fine avesse fatto il suo corpo.
A questi interrogativi rispondono i testi apocrifi dei “transiti e delle dormitio” dai quali possiamo scoprire indizi che illuminano la vita e la liturgia delle prime comunità cristiane circa il culto della Vergine Madre di Dio, ma non possiamo nascondervi che questi testi tramandano sotto forma di predicazione e di catechesi ciò che la tradizione ha tramandato nelle sue varie forme.
Gli apocrifi sull’assunta hanno un triplice scopo: quello di difendere, confermare e attualizzare il credere Maria come Vergine madre di Dio. Maria è vergine e gli apocrifi difendono questo dato (prima durante e dopo la nascita), rimane vergine fino alla sua morte e assunzione, ed è Madre di Dio, madre di Cristo, per questo ha avuto il privilegio di essere dal figlio custodita nella morte e dopo la morte. Ma tutto ciò che riguarda la sua corporeità ed esistenza, in realtà coinvolge tutti noi, per la nostra umanità, corporeità ed esistenza.
Storia di Bruno Ferrero
Una notte ho fatto un sogno splendido. Vidi una strada lunga, una strada che si snodava dalla terra e saliva su nell’aria, fino a perdersi tra le nuvole, diretta in cielo. Ma non era una strada comoda, anzi era una strada piena di ostacoli, cosparsa di chiodi arrugginiti, pietre taglienti e appuntite, pezzi di vetro. La gente camminava su quella strada a piedi scalzi. I chiodi si conficcavano nella carne, molti avevano i piedi sanguinanti. Le persone però non desistevano: volevano arrivare in cielo. Ma ogni passo costava sofferenza e il cammino era lento e penoso. Ma poi, nel mio sogno, vidi Gesù che avanzava. Era anche lui a piedi scalzi. Camminava lentamente, ma in modo risoluto. E neppure una volta si ferì i piedi.
Gesù saliva e saliva. Finalmente giunse al cielo e là si sedette su un grande trono dorato. Guardava in giù, verso quelli che si sforzavano di salire. Con lo sguardo e i gesti li incoraggiava. Subito dopo di lui, avanzava Maria, la sua mamma.
Maria camminava ancora più veloce di Gesù.
Sapete perché? Metteva i suoi piedi nelle impronte lasciate da Gesù. Così arrivò presto accanto a suo Figlio, che la fece sedere su una grande poltrona alla sua destra.
Anche Maria si mise ad incoraggiare quelli che stavano salendo e invitava anche loro a camminare nelle orme lasciate da Gesù, come aveva fatto lei.
Gli uomini più saggi facevano proprio così e procedevano spediti verso il cielo. Gli altri si lamentavano per le ferite, si fermavano spesso, qualche volta desistevano del tutto e si accasciavano sul bordo della strada sopraffatti dalla tristezza.
Nessun commento:
Posta un commento