Ger 38,4-6.8-10 Sal 39 Eb 12,1-4 Lc 12,49-53
O mio Dio! Sembra un Gesù angosciato e in preda a una chiara suggestione di ciò che gli sta accadendo attorno ... Umanamente è comprensibile, anche perché come dico da tempo: l'umanità di Gesù è reale a tal punto che diviene veicolo di tutto il mistero di Dio, ma non ne viene modificata, perché umanità è divinità non sono realtà opposte o lo scarto l'una dell'altra, ma espressione e condizione di ciò che è "mistero" nell'eternità e nel tempo. È se la natura umana è del Figlio di Dio ... è il mistero di Dio che si condivide nell'uomo.
Poi certamente mi spiego male, ma sono certo che col tempo il pensiero si affinerà e riuscirò a capire meglio questa mia intuizione.
Anche oggi turbamento e speranza si alternano all'orizzonte del quotidiano. Per noi cristiani, e per i popoli che vivono nella terra, e anche di quella terra che “ospitò” Gesù, ci sarà mai pace?
In tanta parte del mondo c’è guerra, oppressione, persecuzione e morte anche e soprattutto per i cristiani, specie in quelle zone dove vi furono le prime comunità, le prime Chiese.
Perché Dio permette tutto ciò?
Essere cristiani significa seguire quello che ha fatto e vissuto il suo Figlio? Da duemila anni è così… e forse continuerà così fino alla fine dei tempi?
Oppure un giorno le cose cambieranno quando ci saranno i nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia così come ha promesso il Signore Gesù. Ma nel frattempo ...
Nel frattempo la costruzione della pace dipende dalla buona volontà degli uomini, e per fare entrare Dio in questa realtà umana e concreta occorre che noi cristiani, testimoni del Signore abbracciamo la croce perché gli uomini non permettono a Dio di entrare nella loro vita.
Diceva papa Benedetto XVI: "... la pace è un dono di Dio e al tempo stesso un progetto da realizzare, mai totalmente compiuto. Una società riconciliata con Dio è più vicina alla pace, che non è semplice assenza di guerra, non è mero frutto del predominio militare o economico, né tantomeno di astuzie ingannatrici o di abili manipolazioni…. è invece risultato di un processo di purificazione ed elevazione culturale, morale e spirituale di ogni persona e popolo, nel quale la dignità umana è pienamente rispettata".
Purtroppo invece alla luce di quanto anche ieri è accaduto,sembra essere proprio in gioco il tentativo di essere abili "sensali" di interessi nazionali a esprimere o meno ogni possibilità di pace.
Alla fine, sembra essere solo questione di affari ...
Quello che viviamo ci espone al rischio dei totalitarismi politici e ideologici, che enfatizzano il potere pubblico, mentre sono mortificate e disprezzate, le libertà di coscienza, di pensiero e di religione.
Gesù ha il desiderio di accendere il fuoco dell’amore sulla terra; ma il nostro presente è sempre una lotta tra desiderio del bene e angoscia per il male, tra pace e scelte difficili. Siamo chiamati a vivere questa conflittualità con discernimento, sapendo che è sempre qui e ora che dobbiamo e possiamo scegliere ciò che è giusto, anche se ci sono dei costi da pagare.
Per Gesú il desiderio del fuoco, della luce, dell’amore che è venuto a portare è il fuoco dello Spirito Santo che scenderà a Pentecoste; è il battesimo dell’acqua e del fuoco di cui parlò il Battista; è il fuoco del giudizio di Dio che è il suo amore che salva il mondo, quindi Gesù ha questo grande desiderio di accendere il fuoco. Contemporaneamente si trova angosciato, perché questo fuoco viene da un battesimo, da un’acqua che sgorga dalla croce. E il senso della croce è la riconciliazione piena attraverso la conoscenza dell’amore di Gesù, il Figlio, il primo uomo che crede all’amore del Padre. Il Figlio ama tutti noi con lo stesso amore con cui ci ama il Padre e per questo anche noi siamo riconciliati. Che bel fuoco ... la speranza è che incendi ancora di più!
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