At 16,22-34 e Gv 16,5-11
È un momento importante della predicazione di Paolo e Sila che, giunti nella città di Filippi, trovano ad affrontare diverse situazioni, anche interessanti per le interazioni sociali che si generarono tra cui anche il carcere. La missione non è una astrazione ministeriale ma si innerva nella quotidianità e anche la prigione - che potrebbe sembrare un limite insuperabile -, può divenire una occasione di conversione e di annuncio. Il carceriere, infatti, accortosi che era accaduta una cosa strana, si precipitò dentro «e tremando cadde ai piedi di Paolo e Sila poi li condusse fuori e disse: “Signori, che cosa devo fare per essere salvato?”
Nessun commento:
Posta un commento