At 13,26-33 e Gv 14,1-6
Sàulo sta ancora parlando agli Ebrei di Antiòchia di Pisìdia, ma nel dialogo non sono più "uomini di Israele" ma sono diventati "fratelli, figli della discendenza di Abramo": vuole talmente coinvolgerli nel cammino di salvezza che li aiuta a leggere ogni cosa accaduta a Gerusalemme come manifestazione della volontà di Dio. Allo stesso modo “la promessa fatta ai padri si è realizzata” in Gesù, il figlio di cui si compiace Dio Padre cone dice il salmo 2. Ma di quale promessa si tratta? Quella del "Dio con noi", ovvero la perfetta incarnazione della Parola in Gesù, ma anche la perfetta incarnazione dell’amore di Gesù in uomini e donne concrete e vive, perché l’amore di Dio agisce sempre nella storia concreta di ciascuno, risollevandola dopo ogni caduta e rinnovandola giorno dopo giorno.
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