Dn 7,2-14 e Lc 21,29-33
Daniele nelle sue visioni (immagini bellissime) rilegge la drammaticità della storia e la tensione del cammino degli uomini verso la fine, quando apparirà il vegliardo. Il “re” potente che libererà il popolo d’Israele dai popoli che lo hanno conquistato e oppresso. Il popolo d’Israele ha in sé, anche oggi, almeno nella componente ortodossa e più osservante, l’aspettativa, la speranza e la certezza che prima o poi arriverà questo liberatore al quale "gli furono dati potere.. E il suo regno non sarà mai distrutto". Alla luce di ciò, è più facile comprendere l’aspettativa riposta e disattesa anche in Gesù. Per noi l'immargine della visione di Daniele vuole esprimere il contenuto dell'attesa della rivelazione di Dio attraverso il contenitore della storia e del tempo dell'uomo.
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