domenica 2 febbraio 2025

La luce illumina

Ml 3,1-4 Sal 23 Eb 2,14-18 Lc 2,22-40

Festa delle luci, fin dal passato in questa giornata si benedivano i ceri che servivano ad illuminare le nostre Chiese, e sempre in questa giornata si ricorda l'offrirsi a Dio delle persone consacrate che rinnovano la loro totale adesione a Cristo, entrando così in pieno nella festa della presentazione al tempio di Gesù. Con le immagini siamo condotti anche noi ad entrare nel tempio di Gerusalemme ... Saliamo le imponenti scalinate, varchiamo le porte e siamo condotti fino al cortile interno circondato dalle alte colonne che sorreggevano il portico di Salomone, da cui si accede nei vasti cortili lastricati che immettevano nella zona più sacra del tempio di Gerusalemme. Tutto questo ci parla di spazio, tempo e di ambiente sacro ... abitato da Dio ...
In questo contenitore di sacralità si deve compiere la presentazione e il riscatto dei primogeniti, secondo la legge di Mosè ... e questo anche per Gesú, e per i suoi genitori.
Di tutto ciò che potremmo immaginare, l'evangelista Luca non ci racconta nulla se non di un incontro particolare con un vecchio profeta d'un tempo ormai svanito e con una vecchia donna anch'essa profetessa. Quasi a dirci che la profezia ormai ha compiuto il suo compito, ha raggiunto il suo fine, ha riconosciuto il mistero da sempre annunciato: Gesù Cristo, messia e salvatore. Ora questo Cristo è luce che tutto illumina con sé stesso nel condurci a vedere Dio. Di fronte a questa luce tutto scompare, anche la sacralità maestosa del tempio e dei suoi sacrifici, resta solo u. Abbraccio tra un bambino e un vecchio, e lo stupore di un padre e di una madre.

Un bambino di cui ...
Si dice essere luce per rivelare Dio alle genti e gloria del suo popolo. La missione a cui è destinato quel bambino è fare sbocciare la rivelazione custodita nell’antico popolo dell’Alleanza, per allargarsi a tutti i popoli nella novità del vangelo.

Un percorso di drammaticità ...
Simeone lo dice con parole chiare e nette: "Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione — e anche a te una spada trafiggerà l’anima —, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori”. Non si può incontrare Gesù e rimanere gli stessi: l’incontro con Lui innesca un profondo cambiamento, una nuova nascita. Ebbene, da come ciascuno accoglierà o rifiuterà questo INCONTRO, prenderanno forma e consistenza i pensieri del cuore, e si rivelerà che tipo di persona ciascuno di noi sia; chi vogliamo diventare, cosa abbiamo a cuore.

OBBEDIENTI: Maria e Giuseppe sono immersi in una piena obbedienza alla tradizione, di rispetto per le Leggi di Israele, ma non per il gusto di conservazione, come spesso trasformiamo il senso religioso in tradizionalismo, essi in realtà sono testimoni di un Dio che si sottomette alle tradizioni degli uomini, per trasformare la tradizione nella sorgente di novita che Gesù rappresenta.

DONARSI: un gesto che si ripeterà infinite volte nella vita di Gesù. Egli è dono al Padre che ne fa dono all’umanità. E in questa logica del dono, oggi, desideriamo fortemente fare della nostra piccola vita un’offerta a Dio. Da lui l’abbiamo ricevuta, a lui vogliamo donarla.

ILLUMINATI: Gesù è la luce che illumina ogni uomo, la luce delle nazioni. In realtà Gesù non emana luce, non ha nessuna caratteristica che lo distingua da qualunque altro, se non il suo rapporto con il Padre, la sua relazione illumina  e aiuta a vedere di quanta luce abbiamo bisogno in questo mondo! Portiamo luce perché siamo accesi, come le candele che oggi benediciamo.

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