venerdì 28 febbraio 2025

Un vero amico

Sir 6,5-17 e Mc 10,1-12

La fede cristiana considera l’amicizia apice della comunione d’amore! Per questo possiamo ripensare il brano di Siracide, che di per sé si presenta alquanto negativo nei confronti dell’amicizia, eccetto i versetti 14-17, dove si parla dell’ “amico fedele”.
Una lettura più attenta del brano porta a considerare gli “amici” che scompaiono al sopraggiunge di un evento o di una prova. Se vale questa interpretazione, è possibile dire che la vera amicizia è quella che si manifesta come pienezza di comunione proprio quando l’esistenza entra nell'esperienza più profonda cioè quando si confronta con la fragilità e il limite. Nella parole di Siracide possiamo giustamente leggere l’amicizia come la relazione più profonda della vicenda umana e cristiana, perché è comunione con Gesù, il solo “l’amico” è capace di stare in piena comunione con ciascuno di noi.

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