Dn 9,4-10 e Lc 6,36-38
11° giorno di quaresima: noi e Dio uniti in un patto di amore. Questo brano del Libro di Daniele riporta una preghiera che esprime due movimenti: un volgersi verso il Signore e un tornare a posare lo sguardo su di noi. Al centro c’è il richiamo all'alleanza tra Dio e Israele, uniti da un patto di amore a cui Dio rimane costantemente fedele. È proprio il riconoscere la fedeltà e benevolenza di Dio che mettere in luce la malizia del nostro resistere di fronte al dono della grazia. Se distogliamo lo sguardo dalla fedeltà di Dio, è inevitabile non solo scivolare nel peccato, ma anche restare invischiati in esso, cioè nell'incapacità di percepirne la malizia come pure bloccarsi in un superbo e corrosivo senso di colpa, ben lontani dal vero pentimento. Dobbiamo sempre sperare, pregare e affidarci al perdono di Dio , non dobbiamo mai lasciare prevalere la paura delle nostre mancanze.
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