Is 1,10.16-20 e Mt 23,1-12
12° giorno di Quaresima: le esortazioni del Signore sono chiare: cessate di fare il male e imparate a fare il bene, smettete di presentare a Dio offerte inutili. Eppure, nonostante tutta la nostra malvagità Dio non è indifferente, anzi, di fronte alla possibilità di un nostro ritorno è disposto a perdonare ogni errore, a lavarci da qualsiasi colpa.
Rileggere queste parole di Isaia nel nostro tempo, significa predisporre al cambiamento, alla conversione; significa sperare e desiderare una novità di vita e di Spirito, una vera vita di comunione. Non bisogna mai dimenticare che ogni cambiamento presuppone una introspezione e conoscenza di sé stessi che permetta il vero riconoscimento del peccato.
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