domenica 30 marzo 2025

Figli e figliastri, fratelli e fratellastri.

Gs 5,9-12 Sal 33 2Cor 5,17-21 Lc 15,1-3.11-32

Parabola per i nostri tempi ...
Di solito dopo il Giubileo straordinario della misericordia, in cui più volte abbiamo ripensato al Padre, al suo essere misericordioso e ad essere misericordiosi come lui, ecc ... questo é l'invito del vangelo!
Ma oggi mi viene spontaneo, di fronte anche alla realtà che viviamo, dopo anni di flussi migratori e di profughi morti nel mediterraneo o nella via balcanica; dopo anni di pandemia e di isolamento; dopo anni guerre continue e disumani massacri e di palesi menzogne, ... ecco viene spontaneo pensare ai due fratelli della parabola, a come sono tra loro, a come possono fare esperienza della misericordia, e se potrannomai farla. O se la misericordia resta una possibilità, o una opportunità mancata.
Due fratelli ... Pubblicani e farisei ...
Iniziamo da questa frase del vangelo: "si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: Costui accoglie i peccatori e mangia con loro." Nella parabola siamo tutti davanti a Gesù e alle sue parole.
Mettiamo quindi sotto osservazione scribi e i farisei mormoratori, come pure pubblicani e peccatori gaudenti, i primi rappresentati dal figlio maggiore: sempre così presente, sempre così fedele, giusto e disponibile; i secondi i affidabili, dissoluti e sfuggenti.
Ma la parola di Gesù è rivolta a tutti, a coloro che vogliono ascoltare e a chi vuole accusare, perché la parola di Dio è per tutti. La parola di Dio può aprirci a cambiamenti di idee e mentalità, può trasformarci, può rimettere in discussione le logiche che muovono le nostre scelte, può chiamarci a una conversione radicale. Per questo è per tutte e tutti noi. A chi è lontano Gesù indica la casa in cui tornare per vivere: le braccia di chi da sempre ama, e sempre aspetterà. A chi è vicino, parte importante di una comunità credente, Gesù indica la gioia e la condivisione, perché altro senso il Vangelo non ha se non renderci nuovi, autentici, liberi, amati e liberanti, capaci di essere come Dio una casa dalle porte sempre aperte per tutte, per tutti.
Ciò che accomuna i due fratelli è un rapporto sbagliato col padre e con quella casa dove tutto si compie. Questi fratelli, l'uno vuole uscire dalla casa e con fatica vi ritorna, sono entrambi chiamati a tornare dentro quella casa, ad essere fratelli in quella casa. 
La scommessa è essere tutti fratelli ...
Fratelli tutti, la fraternità e l'amicizia sociale sono il presupposto e la via indispensabile per costruire un mondo migliore, più giusto e pacifico.
Su cosa si fonda la fratellanza? Si fonda sull'amore e rispetto per tutti (e fra tutti) e per il creato.
Nella "Fratelli tutti" il Papa sottolinea che nella casa comune viviamo tutti come un'unica famiglia. Questa casa la ritroviamo anche nel vangelo, è la casa del Padre dove un figlio vuole andarsene e l'altro ci vive come garzone. Papa Francesco insegna che la fratellanza è condizione indispensabile per restaurare il mondo e superare i malanni generati dalle varie crisi mondiali: crisi sanitaria, economica, sociale, politica. La Fratellanza è fondamento necessario della pace, perché nessuna opera sarà possibile se le nazioni e i popoli continuano a combattersi; il dialogo, è condizione perché ciascuno trovi la propria completezza nell'altro; il rafforzamento della cooperazione tra nazioni e del no a ogni tipo di guerra; la lotta alla globalizzazione dell'indifferenza e la promozione dell'inclusione sociale.
"Scriveva San Francesco d’Assisi per rivolgersi a tutti i fratelli invitandoli a un amore che va al di là delle barriere della geografia e dello spazio, mostra 0l’essenziale di una fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita. 

Gesù, convertici all’amore del Padre.
Guarisci il nostro cuore dalla miopia di cui soffre,
cura i nostri desideri da quelle catene interiori
che impediscono di gioire per il bene,
per il perdono, per la salvezza che tu offri.
Padre buono e grande nell’amore,
abbraccia anche noi, che crediamo di essere giusti,
noi che apparentemente non ci siamo mai allontanati,
noi che pensiamo di poter difendere e annunciare il Vangelo.
Abbracciaci e convertici alla gratuità
e immensità del tuo amore. Amen.

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