Is 58,9-14 e Lc 5,27-32
venerdì 7 marzo 2025
Toglida te il male ...
Occorre cercare la giustizia
Is 58,1-9 e Mt 9,14-15
giovedì 6 marzo 2025
La via del bene e della vita
Dt 30,15-20 e Lc 9,22-25
2 giorno di Quaresima: Con le ceneri abbiamo iniziato la Quaresima, oggi prendo come spunto di cammino: "Lui è la tua vita la lunghezza dei tuoi giorni ..."
mercoledì 5 marzo 2025
... laceratevi il cuore e non le vesti ...
Gl 2,12-18 e Mt 6,1-6.16-18
... laceratevi il cuore e non le vesti ...
Gl 2,12-18 e Mt 6,1-6.16-18
martedì 4 marzo 2025
Gioia di essere amati
Sir 35,1-15 e Mc 10,28-31
lunedì 3 marzo 2025
Ritorna al Signore ...
Sir 17,20-28 e Mc 10,17-27
domenica 2 marzo 2025
La bocca parla della pienezza del cuore ....
Sir 27,5-8 Sal 91 1Cor 15,54-58 Lc 6,39-45
Prima di avviarci nel cammino di questa Parola domenicale, oggi vi invito alla preghiera:
Parla, Signore, e libera gli occhi del nostro cuore
da travi e pagliuzze,
da pulviscoli e cataratte interiori.
Parla, Signore, e guida il nostro cuore
oltre noi stessi e i nostri blocchi.
Parla, Signore, e riempi di te la nostra interiorità.
La vita ci attraversi, e nulla in noi si opponga.
La tua vita ci attraversi, e nulla in noi ne rallenti la sua opera.
Tu, vita del Padre, attraversaci, per essere come te, come te, Vangelo di Dio per questa nostra storia. Amen.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene. Ma questo è il frutto di una pienezza che strabocca, esonda, straripa ... ma a differenza dei fiumi non fa danno.
Un tesoro che l'evangelista Luca riconosce come disponibilità e ricchezza della comunità credente, della Chiesa nel suo nascere.
Ecco allora che la prima domanda che ci poniamo è proprio questa: Perché l’evangelista Luca ci fornisce questi detti? C’è un nesso tra questi detti?
Una sottolineatura importantissima è che queste parole, questi discorsi, Gesù li rivolge a chi sta ascoltando, a dei discepoli. Ed è una premessa importante. Il Vangelo oggi non ci racconta parabole, non ci fa entrare in qualche opera di potenza di Gesù, ma ci affida e ci offre suggerimenti di vita, preziosi consigli, ci indica orizzonti apparentemente al di là delle nostre possibilità.
Quindi la prima domanda da farci è: Noi siamo disposti ad ascoltare?
Siamo disposti a farci penetrare dalla sua parola?
A lasciarci mettere seriamente a nudo, di fronte a noi stessi, alle emozioni che ci attraversano, ai mondi che ci vivono dentro, alle scelte abituali che quasi senza accorgercene facciamo?
E ... siamo veramente disposti ad ascoltare queste parole comprendendole ora per noi?
• Ecco allora che la Parola del Signore vuole liberarci gli occhi e il cuore da travi e pagliuzze ... ma che sorpresa accorgerci di quante ce ne sono, ma non è una operazione impossibile.
• Ecco allora che la Parola del Signore vuole guidare il nostro cuore oltre noi stessi e i nostri blocchi, oltre il nostro umano limite e fragilità. Non per umiliarmi ma per farci desiderare e sperare e non lasciarci imbrigliare dal nostro limite.
• Ecco allora che la Parola del Signore vuole riempire di Dio la nostra interiorità, per consolare la nostra solitudine esistenziale.
Con la sua Parola Gesù vuole entrare nel nostro cuore, vuole attraversarci come se in un turbine di Vangelo tutto di noi ne fosse coinvolto. Ecco allora che ogni parola è il modo in cui Dio vuole ricostruire la nostra umanità e innalzare in noi una cattedrale alla sua stessa presenza.
Ma se Gesù entra nel nostro cuore per parlarci, lo fa per entrare nel nostro mondo interiore che si affaccia sulla realtà di oggi, sul nostro quotidiano.
Gesù entra così in contatto con il nostro mondo interiore fatto di cecità, di travi e pagliuzze, di improvvisazione e superficialità, di frutti buoni e frutti cattivi, di parole che entrano in contatto con quanto il nostro cuore contiene.
Questa settimana cosa abbiamo buttato dentro il cuore? Sì, certamente, nel cuore risuonano la Parola di Dio e la preghiera, ma anche quante cose che sono veleno che uccide, o di lame che feriscono … nostro malgrado. Ma è proprio lì dove Gesù attraversandoci ci conduce, sempre più dentro di noi e al tesoro di bene che custodiamo
Di fronte alla sua Parola il discepolo impara ascoltando, e rilasciando la Parola che a questo punto non sono più le sue parole ma il tesoro di bene che Dio è in ciascuno di noi.
Lasciamo che sia la Parola a liberare i nostri occhi, a essere il tesoro che permette alla vita di attraversarci e renderci alberi buoni, che danno frutti buoni.
sabato 1 marzo 2025
Nel cuore della creazione
Sir 17,1-13 e Mc 10,13-16