Bar 1,15-22 e Lc 10,13-19
Quante volte nella nostra vita siamo stati così ostinati da non ascoltare la voce di Gesù? Quante volte la voce che ascoltiamo è solo la nostra? Questo non è capitato solo nel passato, perché la nostra autoreferenzialità spesso prevale anche oggi più di quanto immaginiamo. Ma il Signore sembra essere più ostinato di noi, la sua parola non si esaurisce nella nostra tiepida accoglienza, e anche nel lasciarci liberi, sempre, il suo amarci ostinatamente si rivela e nasconde in tutte le pieghe e gli angoli della nostra vita. Al punto che possiamo dire con la parole del profeta Baruc: "Al Signore, nostro Dio, la giustizia; a noi il disonore sul volto, come oggi avviene per l’uomo di Giuda e per gli abitanti di Gerusalemme, ..." ma sempre sperimentiamo la misericordia di Dio, e possiamo dire il nostro sì quotidiano.
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