Gl 1,13-15; 2,1-2 e Lc 11,15-26
Il profeta Gioele parla del giorno del Signore come fosse una “calamità” ancora da venire. Ciò che dobbiamo davvero temere e ciò che ci scuote la vita: la tiepidezza esistenziale e la nostra aridità spirituale. Lo dice lo stesso Gioele: "svegliatevi e piangete"; "restate confusi.. alzate lamenti". Siamo spesso troppo superficiali, al punto di farci smarrire il senso di ciò che è umano. Di fronte a queste fatiche è inevitabile interrogarsi su come sto vivendo la mia vita? Posso davvero contare sulle mie forze e basta? Posso salvarmi da solo? Se da una parte queste domande ci spaventano, in realtà non dobbiamo averne paura, perché da qui nasce il cammino di conversione nel quale non siamo soli. Dio vuole la nostra salvezza.
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