lunedì 13 ottobre 2025

Il valore di essere stato scelto

Rm 1,1-7 e Lc 11,29-32

Splendido inizio della Lettera ai Romani: Paolo manifesta immediatamente la necessità di presentarsi, di dirci chi egli è. Ci dice quanto è importante aver chiaro, prima a noi stessi, chi siamo. Paolo parla di sé in terza persona, sembra quasi che nel presentarsi parli di un altro. Ma cio che energe subito è che il suo parlare è sempre intrecciato con l’opera di Dio: si definisce «servo» di Cristo Gesù; egli è «apostolo» non per scelta, ma «per chiamata»; Paolo è «scelto» (e non “ha scelto”). L’agire di Dio in lui è la sua vocazione, e la sua vocazione è «annunciare il vangelo di Dio». I versetti 2, 3 e 4 contengono questo annuncio, e il centro di questo annuncio non è un concetto, non è un’idea, ma è una persona, è Gesù Cristo; il nome di Paolo compare solo all’inizio, poi tutto ci parla di Gesù.

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