mercoledì 22 ottobre 2025

Schiavi della giustizia

Rm 6,12-18 e Lc 12,39-48

Questo brano ci riporta a ciò  da cui dovremmo ripartire ogni mattina al risveglio: “Noi non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia”. Essere sottomessi alla grazia è come dire che siamo nell’abbraccio di colui che ci salva, come un bimbo tra le braccia di un padre, paterno e materno al contempo. Un abbraccio protettivo e fecondo, non asfissiante e restrittivo. L’obbedienza alla grazia ci rende liberi dalla schiavitù del peccato e ci apre una nuova possibilità: diventare pure noi “strumenti di giustizia”.
Eppure la nostra società fluida ci porta a ritenee che l'obbedienza x una legge sia un limite alla nostra realizzazione. E così il peccato si insinua, con i suoi tentacoli. È comodo pensare che l’obbedienza sia ostile alla nostra realizzazione, forse servirebbe riflettere su cosa significhi veramente obbedire.

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