Ef 2,19-22 e Lc 6,12-19
Nella lettera agli Efesini emerge una grande consapevolezza: la comunità dei discepoli di Gesù è diventata cosi vicina a Dio, al punto che si sente sua famiglia; capace di rappacificare ed edificati sulle solide fondamenta, che sono Gesù stesso; per questo è chiamata a continuare quella costruzione ben ordinata del tempio del Signore in cui ogni persona possa trovare pace e calore di famiglia. Sono parole che fanno della comunità una casa accogliente per tutti, ma proprio tutti, "pagani o circoncisi", indistintamente; perché tutti siamo stati chiamati e, chi accoglie la chiamata edifica la comunità. Questa ne è la conseguenza, intima ed estrema: ogni muro e divisione viene abbattutto, non ci sono più né stranieri né ospiti, non ci sono extracomunitari, naufraghi, profughi..., così come non si possono muri di cemento armato ...
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