lunedì 3 novembre 2025
Promesse irrevocabili
domenica 2 novembre 2025
Commemorazione dei defunti
02 novembre 2025
Una storia ... Un grande re ricevette in omaggio due pulcini di falco e si affrettò a consegnarli al Maestro di Falconeria perché li addestrasse. Dopo qualche mese, il maestro comunicò al re che uno dei due falchi era perfettamente addestrato. «E l'altro?» chiese il re.«Mi dispiace, sire, ma l'altro falco si comporta stranamente; forse è stato colpito da una malattia rara, che non siamo in grado di curare. Nessuno riesce a smuoverlo dal ramo dell'albero su cui è stato posato il primo giorno. Un inserviente deve arrampicarsi ogni giorno per portargli cibo».Il re convocò veterinari e guaritori ed esperti di ogni tipo, ma nessuno riuscì a far volare il falco. Incaricò del compito i membri della corte, i generali, i consiglieri più saggi, ma nessuno poté schiodare il falco dal suo ramo. Dalla finestra del suo appartamento, il monarca poteva vedere il falco immobile sull'albero, giorno e notte.Un giorno fece proclamare un editto in cui chiedeva ai suoi sudditi un aiuto per il problema. Il mattino seguente, il re spalancò la finestra e, con grande stupore, vide il falco che volava superbamente tra gli alberi del giardino. «Portatemi l'autore di questo miracolo», ordinò.Poco dopo gli presentarono un giovane contadino. «Tu hai fatto volare il falco? Come hai fatto? Sei un mago, per caso?», gli chiese il re.Intimidito e felice, il giovane spiegò: «Non è stato difficile, maestà. Io ho semplicemente tagliato il ramo. Il falco si è reso conto di avere le ali ed ha incominciato a volare».
Morale: Dio permette a qualcuno (a sorella morte corporale) di tagliare il ramo a cui siamo tenacemente attaccati, affinché ci rendiamo conto di avere le ali.
sabato 1 novembre 2025
Dolcetto scherzetto e ... le cose vere
Ap 7,2-4.9-14 Sal 23 1Gv 3,1-3 Mt 5,1-12
1 - PASSA HALLOWEEN RESTANO I SANTI
Dopo aver fatto i "dolcetto e
scherzetto", petardi e travestimenti ecc ... adesso è il momento di
superare la polemica e le forzate contrapposizioni rispetto a una festa
importata dal passato celtico e dal consumismo occidentale che propone in un
mascherato sottofondo pratiche occulte e un avvicinamento al mondo del
satanismo che, ha in questa notte spregiudicate e nefande pratiche
sacrileghe rivestite e proposte con un'avvincente campagna commerciale
dell'Halloween all'americana.
Ma noi credenti che cosa celebriamo nel giorno di Tutti i Santi?
Papa Leone ha già comunicato il tema della prossima giornata mondiale dei giovani: "Aspirate alla santità ovunque siate". Tutti infatti siamo chiamati ad essere santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza ogni giorno, lì dove ci si trova.
Sei una consacrata o un consacrato?
Sei sposato?
Sei un lavoratore?
Sei genitore o nonna o nonno?
Hai autorità?
Sei …
La santità ovunque ci sì trovi significa lasciare che la grazia di Dio ricevuta nel Battesimo fruttifichi in un cammino di santità fatto di libertà e volontà, con un amore indistinto capace di generare un nuovo frutto di umana pienezza. Teniamoci aperti a Dio e scegliamo Dio sempre e di nuovo.
Nella Chiesa, troverai tutto ciò di cui hai bisogno per
crescere verso la santità. Il Signore l’ha colmata di doni con
la Parola, i Sacramenti, i Santuari, la vita delle comunità, la testimonianza
dei fratelli santi, e l'amore.
Ecco allora che per capire come essere santi oggi ... occorre partire da queste
beatitudini che sono la parola di Dio sulla nostra vita e sulla nostra storia,
non la grande storia, ma la storia della nostra quotidianità.
2 - LE BEATITUDINI SEMINAGIONE DI SANTI
A me piace ripensare a Gesù quando dice queste parole, e il suo cuore si riempie di commozione e affetto; di tenerezza e vicinanza con quelle persone, con quei volti; con quelle vite più o meno realizzate e felici...
Gesù prova compassione per tutte le loro ferite e si immerge nella loro "normalità quotidiana" e dice: «Beati voi!»…;
Il Signore continua a ripeterlo anche oggi! «Beati voi!";
anche di fronte alle nostre indifferenze e chiusure ...
continua a dirci ... «Beati voi!»… e ad urlaci questa nuova possibilità di vita
e di pienezza. Senza la quale ci adagiamo in un grigio quotidiano.
Occorre seminare felicità nei nostri veri e concreti bisogni, questo
genera la Santità nel vivere!
Oggi c'è bisogno di seminare di nuovo il desiderio di felicità, non quella dei luoghi comuni (tipo mulino bianco) o quella che svendiamo come conseguenza delle logiche comuni, che a malapena ci tocca.
Dobbiamo imparare di nuovo che "Beati voi ..." perché essere beati non è l'illusione di un futuro a tinte rosa ma che è condizione di necessaria concretezza del presente e del futuro di chi ha fede.
3 - RICETTA PER FARE UN SANTO
Vi consiglio questa ricetta di Santità, vediamo se salta fuori un piccolo grande Santo!
Seguire l'esempio di Gesù: Assomigliare a Gesù nei sentimenti, nel cuore, nella pazienza, nella tenerezza, nella accoglienza ecc...
Agire con coraggio: Essere disposti ad "andare controcorrente", fare scelte diverse da quelle della massa.
Praticare le virtù: Vivere secondo le virtù cristiane, come l'amore, la gioia, la pace, la pazienza, la bontà, la mitezza, e altre.
Saper perdonare: Essere capaci di perdonare chi ci fa un torto.
Ricominciare sempre: Avere la forza di ricominciare, anche dopo aver commesso errori.
Vivere nel presente: La santità si costruisce durante la vita, non è un premio che si riceve dopo la morte. E’ qui che ci giochiamo il tutto per tutto!
Ecco che alla fine ci sarà l'incenso anche per ciascuno di noi!